L’escursione più bella in Islanda: dalle Skogafoss a Þórsmörk

Le icone di questa escursione

Difficoltà:

EE

Distanza:

23,4 km

Dislivello:

50 mt

Durata:

10 ore

Stagione:

Estate

Dove:

Islanda

Un’escursione che sa regalare panorami mozzafiato

L’Islanda è una terra selvaggia e oltre ad ammirarla dal finestrino volevamo anche affrontarla a tu per tu. Per questo tra le diverse esperienze abbiamo deciso di imbatterci in questa meravigliosa escursione lunga più di 23 km e durata quasi 10 ore. Ad essere precisi questo è l’ultimo tratto di un itinerario che dura ben 5 giorni, partendo dalla regione del Landmannalaugar e arrivando fino a Skogar. Questo itinerario all’interno del Fjallabak Nature Reserve è chiamato Trekking Laugavegurinn e alcuni lo considerano uno dei trekking più belli del mondo. A causa del tempo un po limitato, abbiamo preferito fare l’ultimo tratto di questo trekking, chiamato: Fimmvörðuháls e visitare un altro giorno la regione del Landmannalaugar.

Una delle cose più emozionanti di questo trekking sono le tre regioni completamente diverse che si attraversano. Durante il primo pezzo sarete accompagnati dal fragore delle cascate e lo scorrere dell’acqua. Gradualmente il verde dell’erba e del muschio lascerà il posto a roccia vulcanica rossa e nera sovrastata da lingue di neve e camminerete tra due enormi ghiacciai. Infine l’ultima regione la troverete molto appagante a causa del tanto verde e dei bassi arbusti che caratterizzano questa località. L’escursione si può dividere in tre parti abbastanza simili per lunghezza e durata:

Qualche informazione tecnica

Il trakking non è semplicissimo, più che il dislivello, è la lunghezza il vero nemico. Lo consiglierei a persone un po preparate in quanto il terreno può essere un po’ insidioso e lungo la strada c’è soltanto un rifugio a metà via, quindi superato quello si può solo andare avanti! Il tempo qui è abbastanza imprevedibile, nonostante noi siamo riusciti a prendere una meravigliosa giornata preparate bene lo zaino in quanto il clima è molto variabile. In ogni caso come potete vedere anche dalle foto nel tratto centrale giubbotto e berretta sono caldamente consigliati. Il periodo migliore per affrontare questa escursione è l’estate: da metà giugno a inizio settembre! 

Noi abbiamo impiegato 8 ore e mezzo con tre pause lunghe e qualche sosta per fare le foto, il passo non era veloce però abbiamo cercato di tenere un ritmo costante (per stare sul sicuro considerate 10 ore). Infine alcuni sitiweb parlano di un tratto insidioso verso il finale: a noi non è sembrato niente di che, però bisogna ammettere che le condizioni del clima erano molto favorevoli per noi. In ogni caso vi consiglio di guardare qualche video su YouTube che mostra il tratto più difficoltoso e quando ci sarete sopra di affrontarlo con estrema calma e serenità. Per quanto riguarda la segnaletica del percorso non fatevi problemi in quanto ogni 100 m troverete un paletto segnaletico, che vi accompagnerà fino alla fine del trekking.

Skogafoss: le cascate di skogar

La prima parte del sentiero è molto piacevole, si risale la cascata sul margine destro, da lì, un sentiero abbastanza pianeggiante vi porterà sempre più verso i ghiacciai. La caratteristica principale di questa prima parte sono sicuramente le cascate: oltre 22 cascatelle ognuna con un nome diverso! Proseguendo il terreno diventerà molto roccioso e dopo poco sulla sinistra vedrete un ponticello. Questo è l’unico punto di guado e noi dopo aver attraversato il ponte abbiamo deciso di fermarci a mangiare il nostro pranzo al sacco sotto la cartina. Ecco concluso il primo terzo del percorso.

Skogafoss

Il posacenere: all’ombra di due enormi ghicciai

Nella seconda parte del percorso troverete un paesaggio lunare, qui noi abbiamo iniziato a sentire un po’ la fatica, perché non riuscivamo mai a raggiungere il rifugio, punto di mezzo dell’intero trekking.  Ma dopo un po di sforzo ci siamo riusciti! Il vento era davvero forte e la temperatura è calata decisamente quindi prima di proseguire abbiamo fatto una veloce pausa per vestirci meglio.

Entriamo nel cuore del passo in mezzo ai due ghiacciai Mýrdalsjökull e Eyjafjallajökull. Questo è stato uno dei momenti più belli dell’escursione in quanto giunti in cima al sito dell’eruzione essendo tutto innevato, ho valutato che sarebbe stata una grande esperienza scivolare sulla neve. E così, detto fatto, grazie al copri zaino impermeabile, sono scivolato giù come un bambino (oltretutto a una discreta velocità) lungo la lingua di neve ghiacciata. La seconda parte si conclude superando Magni e Moði, (le montagne più giovani del pianeta) e attraversando una stupenda colata lavica.

Posacenere

Þórsmörk: una conclusione immersa nel verde

Dopo un’impegnativa discesa per recuperare il dislivello fatto in salita, giungiamo in una pianura  desolata. Avanziamo ancora nel nostro percorso e finalmente intravediamo quello che è il meraviglioso Goðaland (che significa terra degli dei). Il paesaggio è stupendo, via via che scendiamo, i prati puntellati da fiori artici lasciano il passo a bassi arbusti che insieme alle particolari formazioni rocciose, rendono davvero questo paesaggio un posto fiabesco. (È davvero difficile descrivere la gioia nel vedere questo paesaggio, dopo aver camminato più di tre ore in una zona brulla, senza traccia di vita). Questo meraviglioso sentiero vi porterà fino a Þórsmörk dove una volta arrivati potrete tornare indietro grazie a un particolare autobus.

Qui non è possibile giungere con una normale macchina a causa del guado di più fiumi. Ma non preoccupatevi per tornare indietro, tutte le sere parte un “autobus” che vi riporterà al parcheggio delle Skogafoss. Potrete prenotarlo anche una volta arrivati al campeggio alla fine del sentiero chiamando al numero indicato sul sito Internet oppure direttamente online!

Þórsmörk

2 Comments

  • Giacomo , 3 Febbraio 2023

    Prima di tutto grazie per la bellissima presentazione. Sto preparando un viaggio in Islanda per il prossimo giugno e quello che ho letto nel vostro sito mi ha convinto a fare il percorso descritto. Essendo un discreto camminatore, vorrei provare anche io a fare il trekking in un giorno. Volevo chiedervi se sapete dove posso trovare gli orari dei bus per tornare a Skogar da Thorsmork e se a Skogar c’è un parcheggio comodo dove lasciare la macchina. Grazie e complimenti ancora! Giacomo

    • Emanuele , 4 Febbraio 2023

      Ciao! Si certo a Skogar c’è un comodissimo parcheggio dove lasciare la macchina, poi l’escursione inizia con la scalinata sul lato destro della cascata e prosegue verso l’interno. Per quanto riguarda il ritorno noi eravamo andati molto all’avventura dicendo: “vogliamo farla assolutamente, un modo per tornare indietro lo troveremo!” Alla fine abbiamo scoperto che gli autobus c’erano circa, ogni ora per tornare indietro (almeno nel 2020). All’epoca avevamo chiesto come tornare a un responsabile, in una casetta alla fine dell’escursione, che ci ha fornito un numero di telefono (perché la società di trasporti era esterna al parco) e abbiamo prenotato attraverso un call center.

      Ho trovato anche questo sito se vuoi guardare un po più nel dettaglio. Il mio consiglio, cerca direttamente in lingua inglese per trovare dei risultati più coerenti. https://southadventure.is/transfer-luggage/bus-thorsmork/

      Un altro consiglio: il percorso non è impegnativo, solo molto lungo, quindi non stare troppo stretto con i tempi per l’autobus… noi abbiamo aspettato 30/40 minuti, ma a Thorsmork trovi aree pin-nic, bagni e diversi alberi dove ti puoi riposare 😉.

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